Il Castello di Milazzo si trova a Milazzo in provincia di Messina. La fortificazione sorta sulla sommità del borgo antico di Milazzo è di origine incerta, probabilmente araba. Sviluppato ed accresciuto in epoca normanna e sveva, oggi è stato dichiarato monumento nazionale. Nel 1608 sorse al suo interno la Cattedrale di Milazzo (oggi Cattedrale antica) ed il Palazzi de' Giurati.
L'area del Castello fu di sicuro frequentata in età neolitica, come dimostra la necropoli, e successivamente in epoca classica con l'acropoli dell'antica Mylai. Le prime notizie storiche si ebbero in età romana e poi bizantina con il Castrum. Il primo nucleo del castello - il Mastio o Donjon - fu però realizzato dagli arabi, e poi successivamente ampliato da normanni e svevi. Di sicuro vi lavorò Riccardo da Lentini, fedele architetto di Federico II. In tarda epoca sveva fu occupata da Corradino di Svevia. Durante la guerra del Vespro verrà espugnata da Carlo d'Angiò, riconquistata da Pietro d'Aragona e quindi di nuovo espugnata da Roberto d'Angiò.Sotto il regno aragonese di Alfonso il Magnanimo verrà aggiunta la cinta muraria. I torrioni a base tonda saranno aggiunti a partire dal 1523, durante la dominazione spagnola dell'imperatore Carlo V, ad opera del Viceré Ettore Pignatelli e del successore Lorenzo Suarez de Figueroa. Dell'importanza del castello nel XVI secolo ne sono testimonianza i vari ed importanti architetti che si succedettero alla direzione del cantiere: Antonio Ferramolino, Orazio del Nobile, Camillo Camilliani (per attribuzione e non certa) e Pietro Novelli. Dal XVIII secolo il castello perse la sua importanza strategica e sia per questo che per il borgo, iniziò una lunga decadenza interrotta solo negli ultimi decenni.
Duomo Antico Il Duomo Antico sarebbe sorto a partire dai primi anni del XVII secolo, e consacrato nel 1616 su un progetto attribuito a Camillo Camilliani e comunque di scuola manieristica. L'imponente portale è di scuola rinascimentale. La chiesa è stata ristrutturata di recente e dichiarata monumento nazionale, contiene alcune opere d'arte. Nello stesso spiazzo si trovano i resti del Monastero di SS. Salvatore" (XIV secolo) confuso in genere col "Palazzo de' Giurati -che tutte le fonti (Napoli e Perdichizzi, Planimertria dell'Archivio di Stato di Napoli)scrivono fronteggiasse la chiesa madre- e si possono difficimente scorgere altri resti di palazzetti nobiliari.
Chiesa dell'Immacolata
La chiesa fu costruita nel 1640 dalla Congregazione della Concezione.
Adiacente alla chiesa, è il nuovo convento dei Padri Cappuccini costruito nel 1884.
Da molti anni in questa chiesa i milazzesi si avvicendano per fedele devozione in preghiera d'innanzi al prodigioso simulacro della Beata Vergine.
Tra le opere presenti la "Madonna degli Angeli tra San Francesco e Santa Chiara" (olio su tela, cm. 293 x 197). Il dipinto di Scipione Pulzone (Gaeta, 1550 circa - Roma, 1598) era collocato originariamente su un altare della vecchia chiesa dei Cappuccini, firmato e datato, in basso al centro:
"Scipio Gaietanus faciebat 1584 Romae".
Sono invece di Onofrio Gabrieli (Messina, 1619-1706) "L'Assunzione della Vergine", "La bottega di S. Giuseppe", "Santa Lucia" e "Santa Caterina d'Alessandria".
Anche queste opere erano collocate originariamente nell'antica chiesa dei Cappuccini.
In sacrestia invece troviamo una grande tela di autore ignoto del XVIII secolo raffigurante "L'Immacolata'' già sull'altare maggiore e la statuetta alabastrina della Madonna del XVI secolo, attribuita alla scuola gaginesca anch'essa proveniente dalla vecchia chiesa dei Cappuccini.
Santuario di S.Francesco da Paola Fu fondato dallo stesso Santo tra il 1465 ed il 1467, nel periodo della sua dimora a Milazzo. Durante la costruzione, il Santo operò numerosi miracoli alcuni dei quali ancora visibili. Il tempio è stato radicalmente restaurato nel XVIII sec. con un'elegante facciata dall'alto fastigio ed una scenografica scalinata. Adiacente al Santuario il Convento, oggi in parte adibito a scuola ed a sede della Compagnia dei Carabinieri. Molte le opere d'arte nel suo interno: la bellissima cappelletta lignea dell'altare dedicato a Gesù e Maria, nella quale è una Madonna col Bambino opera di Domenico Gagini secolo XV, e di sei tele di Letterio Paladino (1691-1743).
Nella Cappella del Crocifisso il corpo della Beata Candida Leonte, vergine milazzese discepola del taumaturgo da Paola.
Meritano particolare attenzione una pala d'altare della metà del XVI sec. raffigurante "Madonna con S. Francesco Saverio e Santi". La tela si trovava nella chiesetta di S. Francesco Saverio in via G. Medici qui trasferita e dopo i danni riportati dall'edificio per effetto del terremoto; una via Crucis in quattordici piccole tele ad olio del XVII sec., e due crocifissi con decorazioni in madreperla intagliata. L'arte tessile presenta Pianete del XVII e XVIII sec.; antichi Piviali del XVII sec., e cinque Paliotti del '700 ricamati in oro.
L' arte orafa annovera: una teca a forma di cuore in argento decorato del XVIII sec.; un tronetto in bronzo dorato del XVIII sec.; un ostensorio in argento dorato del XVII sec.; un calice in argento dorato del 1797; un reliquario d'argento "La Berrettella" del 1772; un incensiere del 1745 ed un tabemacolo in argento dorato e Pissate del XVII sec..
Tra le sculture bellissima la settecentesca statua lignea del Santo, le due sculture minori di scuola napoletana in legno policromo del '700 ed un Crocifisso, altro legno policromo, di autore ignoto del XVIII sec. A piano terra dell'antico Convento (oggi sede scolastica) un brano d'un bel mosaico. All'iniziale e più nota datazione del pregevole manufatto (periodo imperiale romano età degli Antonini) si è contrapposta, di recente, la collocazione nell'età ellenistica.
Chiesa del S.S.Salvatore
Iniziata nel 1616 presenta una bella facciata del 1755 opera di Giovan Battista Vaccarini recante l'immagine di S. Benedetto, fondatore dell'Ordine Benedettino cui appartenevano le monache del vicino monastero la cui area è oggi occupata dalla Casa delle fanciulle "Regina Margherita".
Al suo interno affreschi di Scipio Manni eseguiti nel 1755 che rappresentano: "Gesù e la Maddalena" e "Giuditta ed Oloferne".
Sull'altare maggiore vi è un grande quadro raffigurante "L'Ascensione" di autore ignoto del secolo XVIII.
In sacrestia una pala d'altare del '700 rappresentante "La Natività" ed attribuita a Scipio Manni.
\Nel maggio del 1954 andarono distrutti due grandi affreschi dei Manni, rappresentanti uno "L`Assunzione della Madonna" e l'altro "Rachele".
Altri interessanti olii sono stati di recente restaurati
Chiesa di S.Rocco E' stata edificata nel 1575 in occasione della peste che afflisse la Sicilia per tre anni.
Ha la struttura architettonica delle cosiddette chiese-fortezze, cinta com'è di merlature da tre lati, ma trattasi di arte ritardata.
Interessanti la statua del Santo opera del tardo '500 in cartapesta colorata e gli stucchi rustici del '700.
Palazzo dei Vicerè e dei Governatori L'itinerario nel "Borgo Antico" riserva scorci ed edifici di alto interesse. Tra i palazzi gentilizi (XVII e XVIII secolo) merita considerazione il Palazzo dei Viceré (XVI secolo - 1725) che ospitò numerose personalità in visita alla città e fu dimora dei Governatori e dei Viceré e Luogotenenti di Sicilia allorquando risiedettero in Milazzo. Presenta una pregevole facciata in tardo Barocco che si affaccia sulla parte terminale dell'antica salita di S. Francesco da Paola. Vi soggiornarono, tra gli altri, Don Giovanni d'Austria (1571), Marcantonio Colonna (1583), il principe Emanuele Filiberto di Savoia (1622) e Luigi Filippo d'Orleans con la consorte Maria Amelia di Borbone (1809-1810).